Siamo orgogliosi di poter affermare che nel nostro Club all'inizio di ogni competizione si pronuncia ancora idealmente la emblematica frase <Gentlemen, start your engines !>. La voglia di sport e di amicizia, da sempre, ci offre gli stimoli ad avere nuove idee, a spendere denaro non per conseguire un guadagno, ma per il puro piacere di competere. La pratica di qualsiasi attività sportiva, normalmente, dovrebbe insegnare disciplina e capacità di sviluppare le proprie doti individuali, armonizzandole nel gioco di squadra. Lo sport non può essere l'espressione di interessi puramente economici; lo sport, quando è così negativamente connotato, perde le proprie caratteristiche più positive e non può più essere considerato un momento formativo, in grado di educare e trasmettere valori.
Lo sport vero esiste ancora. Lo sport è una preziosa ricchezza nella vita di
tutti noi, ma non può e non deve essere fonte di ricchezza meramente
economica. Lo sport è una metafora della vita. Qualche volta durante la competizione si va in grave difficoltà, ma poi si può recuperare ed anche vincere. Lo sport insegna che nella vita ci devono necessariamente essere gerarchie, che non devono mai generare invidia verso gli avversari più bravi. Le gerarchie vanno pazientemente scalate con l'impegno ed una giusta dose di ambizione, senza mai arrendersi. Coloro che arrivano ai più alti livelli di bravura e di competitività devono, da parte loro, saper mantenere il rispetto per l'avversario più debole e meno esperto. Lo sport insegna che per raggiungere un obiettivo (qualsiasi esso sia) bisogna impegnarsi duramente, non bisogna abbattersi al primo ostacolo ed arrendersi alla prima delusione, insegna il rispetto per gli avversari, l'onestà, la lealtà, l'amicizia che devono accompagnare il percorso di ogni vero sportivo. Qualsiasi disciplina sportiva deve aiutare a vivere sani ed equilibrati e deve essere una occasione unica per entrare in una giusta relazione con gli altri. Esercitando una qualsiasi attività sportiva si ha infatti la possibilità di fare nuove amicizie e condividere con altri le gioie e talvolta purtroppo anche le delusioni che inevitabilmente scaturiscono da ogni competizione. Quando poi si gareggia in una squadra si impara ad essere leali, solidali, fiduciosi anche nelle qualità degli altri ed a collaborare con i compagni, perchè ciò che interessa non è il successo personale, ma quello di tutta la squadra. Il sano orgoglio di appartenere alla squadra e di vestire una maglia deve dare forti stimoli, a prescindere dai risultati, che comunque devono essere sportivamente inseguiti e migliorati con impegno e costanza. Pur con inevitabili alti e bassi, possiamo affermare che nel nostro Club, come in tante altre migliaia di sconosciuti sodalizi sperduti nel mondo, c'è ancora lo sport. (M.B.) (Aprile 2006)
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