Nella notte tra il 21 ed il 22 Luglio del 1996 se ne andò
Maurizio Zanoni, per tutti noi semplicemente Paffo.
La notizia mi giunse attraverso una telefonata ricevuta nel
cuore della
notte.
Non
dimenticherò mai lo squillo di quella telefonata nè le parole che il fratello di Paffo,
Giuseppe, mi disse piangendo.
Mi parve tutto
assolutamente irreale.
Quell'evento fu per me talmente traumatizzante che ancora
oggi, inconsciamente, il suono di una
telefonata inattesa mi crea talvolta forte ansia e mi fa ritornare in
mente quella infausta nottata.
Lui ed io eravamo come fratelli. Cresciuti insieme, avevamo
condiviso tutta l'infanzia e l'adolescenza ed eravamo infine
stati accomunati da una
grande passione per lo Slot-Racing.
Lo Slot divenne per noi anche una importante esperienza di vita,
capace di darci forti insegnamenti e di rinsaldare ancor più la
nostra amicizia, consentendoci di conoscere tanti altri fraterni amici.
Fummo entrambi
tra i fondatori del leggendario Autosprint Slot Club
Genova.
Sono trascorsi esattamente dieci anni da quella maledetta notte
ed ancora mi chiedo se quel tragico evento sia accaduto
realmente o sia solo il frutto di un incubo.
Paffo è stato un grande slottista, forse il più grande di tutti noi;
che bello sarebbe poter contare ancor'oggi sulla sua enorme
classe e sulla sua straordinaria mentalità vincente.
Purtroppo il
destino, in quel lontano 22/7/1996, decise diversamente.
I meccanismi dell'esistenza ci sfuggono, ma manteniamo intatta la speranza
di poterlo incontrare ancora, in un'altra dimensione, e
gareggiare con lui, sino all'ultima staccata, in qualche
remota parte dell'universo.
(M.B. 22/7/2006)
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