24 ORE DI CERANO

 

 

 

 

 

         
     

 

   

 

 

29 - 30 Aprile 2006

 

 

 

  

  

  

 

 

DAVIC

 

 

una gara da dimenticare

24 ore di ordinaria follia

 

 

 

Speriamo di dimenticare presto questa gara. Eravamo tutti molto curiosi di conoscere da vicino il funzionamento del sistema "Davic" di cui tanto avevamo sentito parlare. Possiamo dire di avere provato ogni cosa nello slot (qualcuno, molto ironicamente, afferma che <<abbiamo fatto esperienze anche con i raggi gamma sul pianeta Marte>>). Il Davic ci mancava. Credo che da oggi in poi non ci mancherà più. Dopo averlo sperimentato, viene in primis da chiedersi se si tratti di slot o di un'altra cosa. Personalmente opterei per la seconda soluzione. Il "Davic" appartiene infatti più propriamente all'ambito circense.

Cominciamo dall'inizio: arriviamo in loco e ci consegnano due esemplari della mitica <<pulce Davic>> da inserire sulla macchina. E' totalmente diversa da quella che è raffigurata sul sito internet, pesantissima e talmente grande che per montarla bisogna tagliare l'asse del motore. Per capire come va collegata perdiamo subito almeno mezz'ora di prove. Si inizia finalmente a provare e in pista ci saranno, a mala pena, 10 volts. La macchina è letteralmente ferma. Torniamo ai box, togliamo tutti i pesi e cambiamo i rapporti per darle un minimo di "vitalità". Le modifiche sembrano funzionare, la macchina va meglio. Subito dopo ci accorgiamo però che la tensione varia a seconda del numero di macchine che sono in pista. Addirittura varia a seconda del numero di vetture che si trovano sulla stessa corsia. Sulle piste esterne infatti, dove nessuno si sposta mai, c'è più potenza. Cominciamo ad avere qualche perplessità. In queste condizioni è impossibile fare una messa a punto. Il pilota, poi, conta quasi niente. Si va sempre al massimo e sul lunghissimo (interminabile) rettilineo la macchina è praticamente ferma. La nostra lo è particolarmente. Variando il numero di vetture in pista (e la tensione) i tempi sul giro oscillano anche di un secondo. La guida sembra quasi magnetica. Finiscono le prove del venerdì sera ed abbiamo girato non più di venti minuti. Alcuni di noi non riescono a fare neppure un giro.

La mattina dopo ricominciano le prove. Nei primi giri di pista troviamo una tensione molto più alta e la macchina sembra finalmente rispondere ai comandi del pilota ma ... ora è leggera ed ha i rapporti troppo corti. Corriamo ai box e rimettiamo il piombo sul telaio. Qualcuno ci dice però di non fidarci troppo perchè appena il <<sistema>> si sarà scaldato tornerà ad esserci poca tensione. Ed infatti nel giro di poco tempo ci troviamo con una vettura pesante, lenta e con i rapporti sbagliati e con la solita scarsissima tensione in pista. Il pianale del nostro telaio è poi completamente ricoperto di nastro adesivo perchè ci dicono che tutte le viti devono essere protette. A causa del nastro la culla porta-motore è bloccata. Ci fanno capire che ciò è necessario e che se durante la gara una vettura sarà trovata priva del nastro protettivo saranno applicate sanzioni severissime. Questa imposizione è dovuta al fatto, ci dicono, che un eventuale contatto causato da parti metalliche del telaio potrebbe far saltare il leggendario <<sistema Davic>>, causando danni per molte migliaia di dollari. Siamo terrorizzati e la nostra macchina viene completamente ricoperta di nastro adesivo fino a trasformarsi in un monolite. Lo stesso fanno anche molte altre squadre, ma non tutte. Ciò mi insospettisce. Durante le verifiche segnalo che alcune macchine sono prive del famigerato nastro isolante e mi sento rispondere che <<l'isolamento del telaio non è obbligatorio>> anche se gradito dagli organizzatori. Il mio primo impulso è quello di rovesciare il tavolo della giuria sulla commissione tecnica, ma, ancora fresco e riposato, riesco a frenare i miei istinti e mi limito a <<togliere l'ingessatura al nostro telaio>>.

Cominciano le qualificazioni. Capiamo subito che esse saranno un'autentica lotteria perchè l'abilità consiste solo nel riuscire a fare un giro nel momento in cui gli altri sono fuori (per avere più tensione) cercando anche di trovare meno traffico possibile. Ci piazziamo al nono posto senza aver capito nulla di quello che è accaduto.

Dopo le qualificazioni tutti i concorrenti vengono chiamati a raccolta per essere indottrinati da Monsieur Davic che ci spiega che queste gare sono una cosa seria (deve faticare molto per tentare di convincerci) e che la minima irregolarità sarà punita severamente.

 

Comincia finalmente la gara. Il contagiri non funziona. Si scatena subito una furiosa polemica. Basta andare al tavolo della giuria ed affermare unilateralmente di aver perso trenta quaranta giri per ottenerne la riassegnazione. Monsieur Davic è una sfinge, non dà udienza ad alcuno dei concorrenti imbufaliti, parla solo con i suoi collaboratori -rigidamente in lingua francese- e, quando osi rivolgergli la parola neppure ti guarda in faccia. La prendiamo in ridere e potendo contare sulle doti del nostro Maurizio Senzioni ci facciamo riconsegnare una trentina di giri persi all'inizio per problemi avuti con i nostri pulsanti. Monsieur Davic non batte ciglio e ci riassegna trenta giri. Continua con queste modalità per quasi tutta la gara. Il sistema palesemente non funziona e, forse per salvare il salvabile, viene accontentato chiunque si rechi al tavolo della giuria per protestare.

Tralascio la cronaca della nostra personale gara. Si è trattato infatti di un supplizio di 24 ore con una macchina letteralmente ferma (ancora adesso non abbiamo capito perchè). nel tentativo di farla andare abbiamo <<violentato>> (spaccandoli letteralmente) cinque o sei pulsanti ed anche le dita delle nostre mani che alla fine della gara erano incerottate e dolenti. Durante la corsa regna la più totale anarchia. Gli <<stop and go>> vengono assegnati in base a criteri totalmente incomprensibili e vengono scontati in modo ridicolo con una sosta di uno o due secondi. Sul contagiri <<no comment>>.

Un solo episodio vale la le pena di riferire:  Durante la notte veniamo chiamati al tavolo della giuria e siamo ammoniti da Monsieur Davic perchè le luci della nostra macchina non stanno accese per almeno venti secondi come prescritto dal ferreo regolamento. Gli rispondiamo che il problema non può essere risolto (in realtà non sappiamo neppure a cosa fosse dovuto) e che ci pareva opportuno che lui concentrasse la sua attenzione su ben altre problematiche; a quel punto Monsieur Davic, annuendo, ci risponde che il nostro problema è da considerare risolto e che <<per questa volta>> possiamo continuare la gara con le nostre luci irregolari. Lo ringraziamo e lo rassicuriamo che non ci sarà una prossima volta.

Verso la fine della gara la vicenda tocca il suo acme. Una vettura ben piazzata in classifica si ferma ai box. Viene completamente smontata e rimontata con pezzi nuovi compresa la <<pulce>>. Nessuno controlla il lavoro ai box. Monsieur Davic (cui viene solo riferito l'accaduto) decide -a sua completa discrezione-  che il problema è dovuto alla stessa <<pulce>> e riassegna oltre un centinaio di giri all'equipaggio in oggetto (evidentemente a lui simpatico), che grazie a questa decisione si porta al quarto posto in classifica. Pur non interessato direttamente mi reco al tavolo della giuria e ormai privo di freni inibitori per la stanchezza dico finalmente a Monsieur Davic quello che penso di lui, del suo <<sistema>> e delle sue regole.

Si scatena (per colpa mia) una autentica bagarre. La gara finisce tra mille contestazioni. L'equipaggio incriminato rallenta (secondo me) volutamente per far guadagnare una posizione ad altro equipaggio danneggiato dalla assurda decisione della giuria e cercare (senza riuscirci) di far riacquistare un minimo di dignità alla gara. Un grande applauso pone finalmente fine a questa 24 ore di straordinaria follia.

Monsieur Davic, che prima non mi dava udienza, mi insegue ora per tutta la palestra per cercare di darmi una spiegazione dell'accaduto. Mi dice (credo) che a lui piace chiarire subito ogni equivoco. Gli rispondo di non preoccuparsi e che per me il caso è chiuso. Lui mi sorride e mi stringe calorosamente la mano per ringraziarmi del mio <<fair play>>. Io lo guardo esterrefatto.

In trentaquattro anni di slot non ho mai visto qualcosa di simile, neppure su Marte, quando, nel corso di una gara di slot, fui inopinatamente attaccato da un commissario di pista a colpi di raggi gamma.

L'evento sportivo si chiude con la vittoria della lotteria da parte del nostro Giancarlo Balestra che, ironia della sorte, si porta a casa una pista digitale (!).  (M.B.)

P.S. Siamo arrivati decimi.

 

 


QUALIFICAZIONI

Pos Team Car TIME Gap 1 Points
1 DAVIC MONDIALTEC MOSLER MT 900R 12.365  

1

2 SRCB PORSCHE GT1 98 12.888 - 0.523 -
3 VANOS MOTORSPORT SHC HONDA NSX JGTC 13.000 - 0.635 -
4 ASA ITALIA MASERATI MC12 13.029 - 0.664 -
5 ERMS BMW M3 GTR 13.079 - 0.714 -
6 SUISSE RACING FERRARI 550 13.099 - 0.734 -
7 MONDOSLOT GILLES VILLENEUVE HONDA NSX JGTC 13.166 - 0.801 -
8 GRIFONI FERRARI 355 13.233 - 0.868 -
9 AUTOSPRINT FERRARI 575 13.233 - 0.868 -
10 TETLEY'S PUB PORSCHE GT1 98 13.370 - 1.005 -
11 SQUASH PORSCHE GT1 98 13.651 - 1.286 -
12 OVERDRIVE MOSLER MT 900R 13.744 - 1.379 -
13 BSR PANOZ ESPERANTE GTR 13.795 - 1.430 -
14 I CICLONI MERCEDES CLK GTR 14.208 - 1.843 -
15 NCPC HONDA NSX JGTC 14.261 - 1.896 -

 

 

                      GARA

Pos Team Car Laps Gap 1 Gap Points
1 DAVIC MONDIALTEC MOSLER 5476     30
2 VANOS MOTORSPORT SHC HONDA 5458 - 18 - 18 24
3 SRCB PORSCHE 5429 - 47 - 29 20
4 ERMS BMW 5325 - 151 - 104 17
5 MONDOSLOT HONDA 5302 - 174 - 23 15
6 ASA ITALIA MASERATI 5278 - 198 - 24 13
7 GRIFONI FERRARI 5274 - 202 - 4 11
8 TETLEY'S PUB PORSCHE 5114 - 362 - 160 9
9 OVERDRIVE MOSLER 5041 - 435 - 73 7
10 AUTOSPRINT FERRARI 4957 - 519 - 84 6
11 SQUASH PORSCHE 4821 - 655 - 136 5
12 I CICLONI MERCEDES 4776 - 700 - 45 4
13 BSR PANOZ 4754 - 722 - 22 3
14 NCPC HONDA 4620 - 856 - 134 2
15 SUISSE RACING FERRARI 4612 - 864 - 8 1

 


TEAM AUTOSPRINT (I) Ferrari 575 GTC #58

Maurizio Senzioni Marco Bellini Livio Borgarelli Giancarlo Balestra