Speriamo di dimenticare
presto questa gara. Eravamo tutti molto curiosi di conoscere da
vicino il funzionamento del sistema "Davic" di cui tanto avevamo
sentito parlare. Possiamo dire di avere provato ogni cosa nello
slot (qualcuno, molto ironicamente, afferma che <<abbiamo fatto
esperienze anche con i raggi gamma sul pianeta Marte>>). Il
Davic ci mancava. Credo che da oggi in poi non ci mancherà più.
Dopo averlo sperimentato, viene in primis da chiedersi se
si tratti di slot o di un'altra cosa. Personalmente opterei per
la seconda soluzione. Il "Davic" appartiene infatti più
propriamente all'ambito circense.
Cominciamo dall'inizio: arriviamo in
loco e ci consegnano due esemplari della mitica <<pulce
Davic>> da inserire sulla macchina. E' totalmente diversa da
quella che è raffigurata sul sito internet, pesantissima e
talmente grande che per montarla bisogna tagliare l'asse del
motore. Per capire come va collegata perdiamo subito almeno
mezz'ora di prove. Si inizia finalmente a provare e in pista ci
saranno, a mala pena, 10 volts. La macchina è letteralmente
ferma. Torniamo ai box, togliamo tutti i pesi e cambiamo i
rapporti per darle un minimo di "vitalità". Le modifiche
sembrano funzionare, la macchina va meglio. Subito dopo ci
accorgiamo però che la tensione varia a seconda del numero di
macchine che sono in pista.
Addirittura varia a seconda del
numero di vetture che si trovano sulla stessa corsia. Sulle
piste esterne infatti, dove nessuno si sposta mai, c'è più
potenza. Cominciamo ad avere qualche perplessità. In queste
condizioni è impossibile fare una messa a punto. Il pilota, poi,
conta quasi niente. Si va sempre al massimo e sul lunghissimo
(interminabile) rettilineo la macchina è praticamente ferma. La
nostra lo è particolarmente. Variando il numero di vetture in
pista (e la tensione) i tempi sul giro oscillano anche di un
secondo. La guida sembra quasi magnetica. Finiscono le prove del
venerdì sera ed abbiamo girato non più di venti minuti. Alcuni
di noi non riescono a fare neppure un giro.
La mattina dopo
ricominciano le prove. Nei primi giri di pista troviamo una
tensione molto più alta e la macchina sembra finalmente
rispondere ai comandi del pilota ma ... ora è leggera ed ha i
rapporti troppo corti. Corriamo ai box e rimettiamo il piombo
sul telaio. Qualcuno ci dice però di non fidarci troppo perchè
appena il <<sistema>> si sarà scaldato tornerà ad esserci poca
tensione. Ed infatti nel giro di poco tempo ci troviamo con una
vettura pesante, lenta e con i rapporti sbagliati e con la
solita scarsissima tensione in pista. Il pianale del nostro
telaio è poi completamente ricoperto di nastro adesivo perchè ci
dicono che tutte le viti devono essere protette. A causa del
nastro la culla porta-motore è bloccata. Ci fanno capire che ciò
è necessario e che se durante la gara una vettura sarà trovata
priva del nastro protettivo saranno applicate sanzioni
severissime. Questa imposizione è dovuta al fatto, ci dicono,
che un eventuale contatto causato da parti metalliche del telaio
potrebbe far saltare il leggendario <<sistema Davic>>, causando
danni per molte migliaia di dollari. Siamo terrorizzati e la
nostra macchina viene completamente ricoperta di nastro adesivo
fino a trasformarsi in un monolite. Lo stesso fanno anche molte
altre squadre, ma non tutte. Ciò mi insospettisce. Durante le
verifiche segnalo che alcune macchine sono prive del famigerato
nastro isolante e mi sento rispondere che <<l'isolamento del
telaio non è obbligatorio>> anche se gradito dagli
organizzatori. Il mio primo impulso è quello di rovesciare il
tavolo della giuria sulla commissione tecnica, ma, ancora fresco
e riposato, riesco a
frenare i miei istinti e mi limito a <<togliere l'ingessatura al
nostro telaio>>.
Cominciano le
qualificazioni. Capiamo subito che esse saranno un'autentica
lotteria perchè l'abilità consiste solo nel riuscire a fare un
giro nel momento in cui gli altri sono fuori (per avere più
tensione) cercando anche di trovare meno traffico possibile. Ci
piazziamo al nono posto
senza aver capito nulla di quello che è accaduto.
Dopo le
qualificazioni tutti i concorrenti
vengono chiamati a raccolta
per essere indottrinati da Monsieur Davic
che ci spiega che
queste gare sono una cosa seria (deve faticare molto per tentare
di convincerci) e che la minima irregolarità sarà punita
severamente.
Comincia finalmente la gara. Il contagiri non
funziona. Si scatena subito una furiosa polemica. Basta andare
al tavolo della giuria ed affermare unilateralmente di aver
perso trenta quaranta giri per ottenerne la riassegnazione.
Monsieur Davic è una sfinge, non dà udienza ad alcuno dei
concorrenti imbufaliti, parla solo con i suoi collaboratori
-rigidamente in lingua francese- e, quando osi rivolgergli la parola
neppure ti guarda in faccia. La prendiamo in ridere e potendo
contare sulle doti del nostro Maurizio Senzioni ci facciamo
riconsegnare una trentina di giri persi all'inizio per problemi
avuti con i nostri pulsanti. Monsieur Davic non batte ciglio e
ci riassegna trenta giri. Continua con queste modalità per quasi
tutta la gara. Il sistema palesemente non funziona e, forse per
salvare il salvabile, viene accontentato chiunque si rechi al
tavolo della giuria per protestare.
Tralascio la cronaca della
nostra personale gara. Si è trattato infatti di un supplizio di
24 ore con una macchina letteralmente ferma (ancora adesso non
abbiamo capito perchè). nel tentativo di farla andare abbiamo
<<violentato>> (spaccandoli letteralmente) cinque o sei pulsanti
ed anche le dita delle nostre mani che alla fine della gara
erano incerottate e dolenti. Durante la corsa regna la più
totale anarchia. Gli <<stop and go>> vengono assegnati in base a
criteri totalmente incomprensibili e vengono scontati in modo
ridicolo con una sosta di uno o due secondi. Sul contagiri <<no
comment>>.
Un solo episodio vale la le pena di riferire:
Durante la notte veniamo chiamati al tavolo della giuria e siamo
ammoniti da Monsieur Davic perchè le luci della nostra macchina
non stanno accese per almeno venti secondi come prescritto dal
ferreo regolamento. Gli rispondiamo che il problema non può
essere risolto (in realtà non sappiamo neppure a cosa fosse
dovuto) e che ci pareva opportuno che lui concentrasse la sua
attenzione su ben altre problematiche; a quel punto Monsieur Davic,
annuendo, ci risponde che il nostro problema è da considerare
risolto e che <<per questa volta>> possiamo continuare la gara
con le nostre luci irregolari. Lo ringraziamo e lo rassicuriamo
che non ci sarà una prossima volta.
Verso la fine della gara la
vicenda tocca il suo acme. Una vettura ben piazzata in
classifica si ferma ai box. Viene completamente smontata e
rimontata con pezzi nuovi compresa la <<pulce>>. Nessuno
controlla il lavoro ai box. Monsieur Davic (cui viene solo
riferito l'accaduto) decide -a sua completa discrezione-
che il problema è dovuto alla stessa <<pulce>> e riassegna
oltre un
centinaio di giri all'equipaggio in oggetto (evidentemente a lui
simpatico), che grazie a questa
decisione si porta al quarto posto in classifica. Pur non
interessato direttamente mi reco al tavolo della giuria e ormai
privo di freni inibitori per la stanchezza dico finalmente a Monsieur Davic quello che penso di lui, del suo <<sistema>>
e delle sue regole.
Si
scatena (per colpa mia) una autentica bagarre. La gara finisce
tra mille contestazioni. L'equipaggio incriminato rallenta
(secondo me) volutamente per far guadagnare una posizione ad
altro equipaggio danneggiato dalla assurda decisione della
giuria e cercare (senza riuscirci) di far riacquistare un minimo
di dignità alla gara. Un grande applauso pone finalmente fine a
questa 24 ore di straordinaria follia.
Monsieur Davic, che prima non mi dava udienza, mi insegue ora
per tutta la palestra per cercare di darmi una spiegazione
dell'accaduto. Mi dice (credo) che a lui piace chiarire subito
ogni equivoco. Gli rispondo di non preoccuparsi e che per me il caso è chiuso. Lui mi
sorride e mi stringe calorosamente la mano per ringraziarmi del
mio <<fair play>>. Io lo guardo esterrefatto.
In trentaquattro anni di
slot non ho mai visto qualcosa di simile, neppure su Marte,
quando, nel corso di una gara di slot, fui inopinatamente attaccato da un
commissario di pista a colpi di raggi gamma.
L'evento sportivo
si chiude con la vittoria della lotteria da parte del nostro
Giancarlo Balestra che, ironia della sorte, si porta a casa una
pista digitale (!). (M.B.)
P.S. Siamo arrivati decimi.
QUALIFICAZIONI
Pos |
Team |
Car |
TIME |
Gap 1 |
Points |
1 |
DAVIC MONDIALTEC |
MOSLER MT 900R |
12.365 |
|
1 |
2 |
SRCB |
PORSCHE GT1 98 |
12.888 |
- 0.523 |
- |
3 |
VANOS MOTORSPORT SHC |
HONDA NSX JGTC |
13.000 |
- 0.635 |
- |
4 |
ASA ITALIA |
MASERATI MC12 |
13.029 |
- 0.664 |
- |
5 |
ERMS |
BMW M3 GTR |
13.079 |
- 0.714 |
- |
6 |
SUISSE RACING |
FERRARI 550 |
13.099 |
- 0.734 |
- |
7 |
MONDOSLOT GILLES VILLENEUVE |
HONDA NSX JGTC |
13.166 |
- 0.801 |
- |
8 |
GRIFONI |
FERRARI 355 |
13.233 |
- 0.868 |
- |
9 |
AUTOSPRINT |
FERRARI 575 |
13.233 |
- 0.868 |
- |
10 |
TETLEY'S PUB |
PORSCHE GT1 98 |
13.370 |
- 1.005 |
- |
11 |
SQUASH |
PORSCHE GT1 98 |
13.651 |
- 1.286 |
- |
12 |
OVERDRIVE |
MOSLER MT 900R |
13.744 |
- 1.379 |
- |
13 |
BSR |
PANOZ ESPERANTE GTR |
13.795 |
- 1.430 |
- |
14 |
I CICLONI |
MERCEDES CLK GTR |
14.208 |
- 1.843 |
- |
15 |
NCPC |
HONDA NSX JGTC |
14.261 |
- 1.896 |
- |
GARA
Pos |
Team |
Car |
Laps |
Gap 1 |
Gap |
Points |
1 |
DAVIC MONDIALTEC |
MOSLER |
5476 |
|
|
30 |
2 |
VANOS MOTORSPORT SHC |
HONDA |
5458 |
- 18 |
- 18 |
24 |
3 |
SRCB |
PORSCHE |
5429 |
- 47 |
- 29 |
20 |
4 |
ERMS |
BMW |
5325 |
- 151 |
- 104 |
17 |
5 |
MONDOSLOT |
HONDA |
5302 |
- 174 |
- 23 |
15 |
6 |
ASA ITALIA |
MASERATI |
5278 |
- 198 |
- 24 |
13 |
7 |
GRIFONI |
FERRARI |
5274 |
- 202 |
- 4 |
11 |
8 |
TETLEY'S PUB |
PORSCHE |
5114 |
- 362 |
- 160 |
9 |
9 |
OVERDRIVE |
MOSLER |
5041 |
- 435 |
- 73 |
7 |
10 |
AUTOSPRINT |
FERRARI |
4957 |
- 519 |
- 84 |
6 |
11 |
SQUASH |
PORSCHE |
4821 |
- 655 |
- 136 |
5 |
12 |
I CICLONI |
MERCEDES |
4776 |
- 700 |
- 45 |
4 |
13 |
BSR |
PANOZ |
4754 |
- 722 |
- 22 |
3 |
14 |
NCPC |
HONDA |
4620 |
- 856 |
- 134 |
2 |
15 |
SUISSE RACING |
FERRARI |
4612 |
- 864 |
- 8 |
1 |
TEAM AUTOSPRINT (I)
Ferrari 575
GTC
#58
Maurizio Senzioni |
Marco Bellini |
Livio Borgarelli |
Giancarlo Balestra |
|
|
|
|
|